Fin da quando furono progettati i primi diffusori C.V., il loro padre, ingegnere della Nasa (Gene Czerwinsky inventore nel 1957 degli amplificatori a stato solido) cercava un ascolto emozionale aprendo l'ascolto musicale a nuovi orizzonti, fino a quando nell' anno 1964 creó un woofer da 18 pollici capace di una (altissima) pressione sonora pari a 130 db (difficilmente raggiungibili ancora oggi),con frequenze ultra basse impensabili a quei tempi.
Fino ad allora l'amplificazione sonora era affidata alle valvole che benché avessero una risposta lineare erogavano un numero di watt così esiguo, che si potevano contare sulle dita di una mano.
Fatta questa premessa volta ad indicare il padre della rivoluzione dell'ascolto musicale, come degli effetti home theater,(Czerwinsky con i suoi SubWoofer fu il primo negli anni 60 a riprodurre un esplosione durante la proiezione di un film, facendo tremare la sala di quel tanto che bastò a fare scappare gli spettatori impauriti), affermo che quando ci si trova dinanzi a quel bordo rosso tipico delle C.V. bisogna avere rispetto.
Fermo restando che non esiste un diffusore capace di riprodurre al meglio ogni genere sonoro, queste casse prediligono il rock il jazz il blues.
Emettendo il suono tipico delle casse americane, regalando emozioni con l'asprezza tipica di un medio alto da
Concerto live e la presenza caratterizzata dal punch di un ascolto che seppur gradevole all'orecchio coinvolge gli organi interni; la pancia il torace. Questo diffusore lascia il segno , genera invidia, difatti, dando la paga a diffusori costosissimi, crea lo sconcerto in chi pur spendendo molto in altri rinomati marchi, non é riuscito nemmeno ad avvicinarsi a tale esperienza di ascolto.
Non solo dall' ottimo rapporto qualità prezzo questi diffusori vanno oltre, badando alla sostanza dei driver che contengono.
Queste casse, provengono direttamente dalla mitica serie R e dalle inequiparabili Cerwin Vega D9 (capaci di una sensibilità da record con un solo watt ad un metro fanno misurare una pressione sonora di 103,5 db, chi altri ci riesce?), dalla più recente serie AT, che non solo hanno poco da invidiare sulle qualità audio a marchi ben più costosi e blasonati, ma sono nettamente superiori a qualsiasi altro diffusore che voglia competere con loro sulla tenuta in potenza , sul dettaglio dei bassi, sulle pressioni sonore di impatto, in una parola, sulle EMOZIONI.Esse sono uniche quando si tratta di riprodurre il suono di una chitarra elettrica, dando l'impressione che l assolo di quest'ultima sia suonato dinanzi all'ascoltatore.
Nonostante l'ottima sensibilità dei diffusori, si consiglia di accoppiarli ad un amplificazione con caratteristiche di alta corrente in uscita (amplificatori ad alimentazioni toroidali) per sfruttarne al meglio tutte le potenzialità.
Sul web é pieno di persone pronte a screditare queste casse, ma secondo la mia personale esperienza sono veramente in tanti quelli che ne parlano male senza averle mai ascoltate perché non costando molto e generando bassi da prime della classe, vengono accostate a cassoni da esterno (casse da giostrai)......NIENTE DI PIU' FALSO .....infatti presi i critici che solo con le teorie screditavano questi diffusori, messi dinanzi alla realtà proponendo loro un ascolto, al primo assolo di chitarra che gli increspa la pelle con un piacevole brivido, cambiano idea .
Chi ha ascoltato le mie C.V., nonostante la maggior parte di quest'ultimi possano definirsi Audiofili da anni, con centinaia di apparecchi posseduti e o avuti in prova, sono rimasti piacevolmente colpiti dalla musica che sanno riprodurre.....quanto basta per mettersi alla frenetica ricerca delle loro prime Cerwin Vega scegliendo tra i modelli vintage precedentemente descritti,(veri capolavori) ed i modelli di ultima generazione altrettanto validi.
Spero di esservi stato utile.
