Il CD: essendo digitale, su due assi cartesiani attraverso sequenze di 0 e di 1 date da un convertitore digitale-analogico, fissa dei punti, uniti i quali attraverso linee rette, crea una curva (hahahaha una curva fatta da linee rette?). Una curva che più sarà formata da un numero maggiore di punti meno spigoli avrà.La curva di frequenza sonora da inviare all' amplificatore e successivamente ai diffusori.
Tali curve quindi, formate da un numero FINITO di punti possono essere campionate più o meno velocemente e questa velocità di esprime in hertz.
Parlando del suono, volendone considerare anche la tridimensionalità o profondità che dir si voglia, andremo a scomodare i bit. Più bit abbiamo e più potremo lavorare contemporaneamente su più livelli di frequenze. Il CD campionato a 16bit/44,1 kHz é il miglior compromesso per ascoltare musica decente. Pensate che passando ad un campionamento di 24bit/96khz di contro avremmo un file 256 volte più pesante, non basterebbero 25 CD per contenere una sola canzone, in cambio di una resa sonora udibile al nostro orecchio di poco superiore. Questo perché possiamo inventare tutti i campionatori più veloci dell' universo ma resta il problema di trasferire i flussi di 0 e 1 ( combinazioni di numeri ). É questa velocità di trasferimento dati misurata in bit-rate a limitare il tutto.
Ipotizzando di avere il campionatore del futuro, quello atomico sceso dallo spazio,capace di cose incredibili, si otterranno sempre curve create ad ok (non reali ma ideali),perché?
Perché sarà sempre qualcosa che somiglia ad una curva e non una curva reale.Dati i milioni di punti di cui é composta avrà spigoli sempre meno appuntiti, ma non sarà mai una curva se formata da linee rette che collegano dei punti per quanto questi siano vicini.
Per portare un esempio visivo vi racconto questo:
Chi ha qualche anno in più, ricorderà le consolle Atari, poi i Commodore vic20, 16,64, 128, Amiga 500 e cosí via, quindi visivamente ha visto il passaggio dal calciatore con la testa quadrata data dai pochi spigolosi pixel, alla testa del calciatore da consolle odierno; quasi reale, data da campionamenti velocissimi e molti bit. Ecco......tale miglioramento é dovuto proprio a questo, all aumento delle velocità di campionamento e dal numero maggiore dei livelli a cui si ha accesso grazie al maggior numero di bit.
Potrei fermarmi qui, perché sicuro che chi ha letto con attenzione é riuscito a capire cosa voglio dire. Non si tratta di stabilire se é meglio il Vinile o il CD, ma se é meglio il digitale all'analogico. Rispondetevi da soli.
Io penso che per quanto possa essere simile al reale, una partita di calcio creata al PC non sarà mai come quella reale.
Con il digitale però possiamo creare o modificare praticamente tutto e a nostro piacimento, per questo il digitale é il futuro, perché in una certa misura dona l' onnipotenza su un mondo parallelo, similreale, che sempre più, grazie a campionamenti sempre più efficaci vira verso la realtà .
Tornando a noi.
Chi produce un CD ha un obiettivo, farlo suonare al meglio, sia nell'impianto MC Intosh da 20mila euro, che nello stereo trevi usato dall' insegnante poggiato su di una cattedra.
E allora come si fa a far esprimere al meglio un cd?
Si taglia giù, si taglia su, con notevoli compressioni che ne appiattiscono la dinamica.
Per intenderci, il CD e ancora di più la musica liquida, deve subire necessariamente appiattimenti di dinamica sonora tali da poter essere immagazzinata e trasferita in modo agevole, ma anche ascoltata decentemente nel peggiore dei diffusori, L'ALTOPARLANTE DEL TELEFONINO. Quest'ultimo senza i necessari tagli dei picchi, sarebbe destinato inesorabilmente a gracchiare.
IL VINILE: (non quello dell'edicola inciso dal digitale), il vero VINILE, nei due assi cartesiani, riproduce una curva reale fatta da INFINITI punti ed un infinita dinamica e profondità che rasenta la realtà, é l'essenza della perfezione, senza subire tagli dei picchi dinamici. (Le casse di uno stereo anche vintage con il vinile giocano in casa).
Il vinile nasce per essere riprodotto su impianti con diffusori veri e non su smartphone o scadenti autoradio messe dalle case automobilistiche.
In merito a quest'ultimo concetto ho effettuato un esperimento: stesso album musicale, stesso amplificatore impostato allo stesso volume; il CD non muove i woofer delle casse come fa invece il vinile.
Sta tutto lì, la DINAMICA. Non é il vinile a colorare ma il CD che a confronto suona in bianco e nero.
Il resto é tutto vero, il Vinile a volte scricchiola, si impolvera, si consuma, ogni lato dura poco, ogni circa 20 minuti devi alzarti per girarlo.
Ma vuoi mettere il caro vecchio disco.......preferirlo ad un film, prenderlo una sera, adagiarlo sul piatto, sedersi sul divano guardarsi la copertina mentre lasci che la punta di diamante ( magari a taglio shibata) tracci i suoi solchi ....che poesia la rotondità di quel suono.
A differenza di un flusso dati del CD che saranno sempre uguali anche al milionesimo ascolto, il vinile ogni volta suona in modo impercettibilmente diverso, proprio come farebbe il sassofonista il batterista o il cantante.
Vi lascio alle vostre idee ( ognuno giustamente deve avere le proprie),
ricordandovi però di non perdere altro tempo ad ascoltare il rumore emesso da apparecchi scadenti, quindi di investire anche solo 500 euro per un impianto usato, anche vintage, ma che saprà sicuramente regalarvi più emozioni del vostro schermo piatto che vi sommerge di pubblicità.
La musica é altra cosa. Oggi si é dimenticato come andrebbe ascoltata.
La musica fa bene ascoltarla e va ascoltata bene anche con il CD, meglio ancora il Super Audio CD che ha più bit. La LIQUIDA NO é improponibile, ma comunque meglio di niente. Io la liquida la uso dove va usata......sul telefonino per sperimentare nuovi gruppi grazie all' ampio panorama che offre. Poi quando trovo ciò che mi aggrada compro il vinile.
Un mago nel suo numero, ti fa vivere un illusione ottica come se fosse reale e sono disposto anche a pagare un biglietto per uno spettacolo d'illusionismo, ma
NESSUNO può illudermi facendomi credere che un flusso di numeri siano musica.
Vi lascio con un' ultima considerazione.
Provate ad ascoltare un vinile con un assolo di Knopfler o Gilmour e capirete perché il nostro udito é ANALOGICO.
Per me il vinile é qualcosa di più.......E NON SOLO QUALCOSA.
Buona musica a tutti.